Cari amici, ecco a voi qualche highlights sulla Paris Fashion week 2018, primavera estate.
Il mio pensiero, le mie emozioni, direttamente dalla sezione dedicata alla moda più visitata del mio blog. Buona lettura!
Paris fashion week 2018: la bellezza nella bellezza
La Paris Fashion Week 2018, collezioni primavera-estate: l’appuntamento che anche quest’anno, nella splendida città francese, capitale della moda, ha offerto spunti e tendenze per una moda aperta al pubblico. Uno spettacolo nello spettacolo dove bellezza, costume, eleganza, armonia e buon gusto si sono incontrati ed hanno reso indimenticabile la kermesse più famosa per il fashion system.
Paris Fashion week 2018 P/E: Valentino
Tra i raffinati stucchi barocchi dell’Hotel Salomon de Rotschild, Pierpaolo Piccioli, art director di Valentino ha presentato i capi della sua collezione per la Paris Fashion Week P/E 2018. In quest’ultima si alternano parka tecnici, tank tops fiorati dai mille cristali e paillettes insieme a mini dress in chiffon, abiti che esplodono nei tessuti a fiori, arricchiti con fiocchi, rouches e balze arricciate dalle scollature generose. Un trionfo di romanticismo riletto in chiave moderna e che lascia libertà tali da permettere abiti da sera che si sviluppano in organza e ricami couture indossati con scarpe scuba o pantaloni cargo abbinati a pumps in velluto.La donna non rinuncia ad essere se stessa nella sua ritrovata femminilità pur non trascurando un contemporaneo concept di dinamismo e sportività.
Paris Fashion week 2018 P/E: Chanel
Chanel conferma la sua scenicità teatrale con una location parigina che viene ad esaltare sapientemente la presentazione: un paradiso terrestre a tutto tondo in cui trovano posto cascate, rivoli, arbusti e rocce al centro del quale le modelle sfilano al di sopra di un vero e proprio corso d’acqua. L’effetto appare davvero superbo.
Karl Lagerfeld presenta una collezione con capi che declinano in primis i suoi tratti peculiari: tubini, tailleur bon ton, camicie con rouches e volant in versione aristo-chic; non mancano inoltre le mantelline impermeabili trasparenti, il tutto realizzato con tessuti e materiali sperimentali quali il vinile, il denim con dettagli in plastica o i pantaloni in vernice ricamati, con cristalli o con nuovi tessuti in PVC, tesi a ricordare gli effetti dei giochi d’acqua.
Una collezione che non smentisce il tratto stilistico di Lagerfeld, che si mantiene immutato negli anni.
Paris Fashion week 2018 P/E: Balenciaga
Di altro sapore, decisamente di gusto non sempre di facile lettura, la collezione Balenciaga, un brand che ha da sempre puntato ad affermare una personalità ben precisa, senza essere soggetta a vincoli di stile, ma anzi trasmettendo nel proprio lavoro la necessità di non scendere mai al di sotto di queste personali prerogative. Anche in questa ultima collezione, infatti, troviamo dei contrasti: le camicie maschili a righe abbinate a gonne tartan, il cappotto over in vichy con abito a stampe o il trench coat nato da giacche jeans o ancora pantaloni in pelle con twin set pastello, tutti “dipinti” da socks boots raffiguranti tramonti meravigliosi, abbinati a sabò dal plateau altissimo frutto di un’irriverente collaborazione con Crocs ( Queste a noi non sono proprio piaciute 🙂 )
Balenciaga, anche in questo caso, esaspera i contorni, lasciando a “chi guarda” la facoltà di interpretare le proprie creazioni, che in questo caso, lasciano qualche perplessità.
Paris Fashion week 2018 P/E: Alexander McQueen
Con un occhio più benevolo, ma a tratti analitico, la collezione presentata per la Paris Fashion Week P/E 2018 di Alexander McQueen si presenta con capi che hanno un denominatore comune; l’abbondanza di volant, fiori, drappeggi che li caratterizzano e ne delineano l’indole pseudo-romantica.
I long dress asimmetrici, gli abiti mini e midi nei tessuti denim, pelle e borchiati, accessoriati da ankle boots in vernice nera dai tacchi bassi, acquistano spesso una nota di marcata eccentricità, volendo sottolineare e raffigurare una donna forse troppo sicura di sé a cui il brand ha voluto ancora una volta, forse con sottolineature ardite, conferire tenacia.
Gabriele Arcieri
Photocredits: Vogue.it