Parigi, la capitale per eccellenza della moda internazionale, dal 29 Settembre al 7 Ottobre, ha offerto ancora una volta la sua splendida ospitalità alle eccellenze del settore, regalando quanto di meglio i designers hanno saputo realizzare, operando ciascuno come un vero e proprio artista, come un pittore di autentici capolavori, puro elogio di bellezza ed eleganza.
Tra la moltitudine dei brand che hanno saputo catturare l’attenzione citiamo Balmain, il cui stile non smentisce la sua predilezione per le atmosfere anni ’80, epoca in cui viene messa in risalto una forte fisicità ed uno spiccato amore per il colore deciso e senza sfumature; un vero e proprio stile cinematografico e ricco di fascino seduttivo: abiti che mettono in risalto la silhouette, volants, trasparenze, ricami di cristalli e pantaloni palazzo, abiti mini e midi in cui prevalgono tinte quali il verde smeraldo, il nero e l’avorio.
Chanel invece, nel suggestivo scenario del Grand Palais, allestito per l’occasione come il più chic degli aeroporti, non smentisce la sua linea classica improntata ai tailleur colorati ed agli abiti foulard dalle varie lunghezze e dai toni che vanno dal bianco al celeste al rosa e al nero, ma anche ai vistosi maxi pantaloni da indossare sotto ampie gonne e che, per mano del direttore creativo Karl Lagerfeld, dà vita ad un nuovo concetto di lusso in cui si fondono gli stilemi della moda contemporanea con le culture sociali.
Dior conserva, pur in una visione nuova, il suo carattere di classicità in un incontro ottimale tra lo stile di Raf Simons e quello di Monsieur Christian Dior dove si alternano toni maschili e femminili, romanticismo e rigore militare che si esprime con abiti lunghi e fluenti, gonne corte, lunghe e asimmetriche, abiti lineari con maniche a palloncino, abiti camicia da indossare con lunghe giacche nelle tonalità del bianco, nero, marrone, rosa, albicocca e corallo;
Lanvin, con l’energia creativa di Alber Elbaz, disegna i capi partendo dai diversi momenti della giornata: avremo, quindi, abiti da giorno e da sera che custodiscono inalterati le caratteristiche di sensualità ed eleganza; in questa ottica vengono presentati abiti da ufficio a vita alta, gonne a pieghe e giacche sartoriali, mentre per gli impegni mondani e serali abbiamo abiti dagli ampi drappeggi valorizzati da preziose spille, tubini con rouches, minidress in pizzo, lunghi chemisier multicolor e completi fantasia. I colori e le lunghezze appaiono nella più ampia varietà;
Valentino, con la sua capacità di impressionare e affascinare in ogni tempo, presenta una collezione ispirata al mondo Africano, rivisitato dai due designer Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli in una pura visione privata dei vecchi schemi etnici sensazionalistici al fine di dare un’impronta che si incunea tra sogno e realtà, presente e passato: nascono allora abiti dai tessuti stampati e dai colori decisi quali il nero, il rosso e marrone raffiguranti gazzelle, leoni e tigri. Frange su giacche in pelle istoriate, piume Masai che impreziosiscono tuniche in pelle mentre lunghi abiti dai fascinosi drappeggi richiamano l’inalterabile fascino di questo maestro della moda.
Gabriele Arcieri
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