Attraverso il libro ” Il grande Gatsby” di Scott Fitzgerald, di certo ci veniva fornita una perfetta immagine dello scenario in cui si muovono i personaggi; della società che si racconta, che è quella di un’ America dell’oro anni 20 , di veri ricchi e arricchiti dipendenti solo a feste, macchine costose, cene … Una società di sfarzi destinata ben presto a finire.
L’autore ci descrive un mondo vuoto, composto solo da persone asettiche, di cui non è possibile tracciare ,anche per linee guida, un carattere interiore o una loro personalità. Tutto si riduce a un ‘ apparenza che in questo caso è anche sostanza.
Un bianco di un completo di pomeriggio che diventa simbolo di evanescenza, sogno, irrealtà.
L’abito qui racconta la non storia delle non persone. Questi personaggi avrebbero potuto avere una storia, ma hanno scelto la vacuità, o forse gli è stata imposta da un malinteso senso dell’ “essere “ . L’assenza di qualsiasi sostrato concreto posto sotto una maschera d’oro massiccio.
Chissà cosa ci riserverà adesso il film, in uscita questo dicembre 2012.
Personalmente credo sarà un progetto importante e di successo, per quanto concerne lo stile e il valore del tempo legato a quegli anni.
Sappiamo già che per la protagonista, Carey Mulligan(Daisy), sono stati creati pezzi speciali dell’ High Jewelry Tiffany&Co e per il nostro Leonardo Di Caprio(Gatsby) sono in programma più di 50 cambi d’abito con completi rigorosamente italiani.
Libro da leggere e film da vedere…sarà una gioia per gli occhi! Non trovi un forte parallelismo con la nostra società di quest’ultimi anni? Tanta apparenza e poca sostanza… Passa a trovarmi ^_^ Kiz Marì
Sicuramente 😉 Un film e un libro come questo non esce fuori dopo anni così, per caso… E’ sicuramente un voler segnalare un parallelismo infelice con un’era vacua e frivola, che ci coinvolge nel presente.
I corsi e i ricorsi storici di Vico. Dovevamo ritornare a una fase di decadenza. E’ la nostra, quella attuale. Come negli anni 20 a nulla oggi si dà più importanza che a un party esclusivo o a un paio di scarpe di Manolo Blanik o un gioiello Tiffany.
Here I am back here at the “Albergo della Regina Isabella” in Ischia ( NA ); this time, guest with me of the structure,…
Questo sito utilizza i cookie. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento lei acconsente all'uso dei cookie. Per saperne di più ed eventualmente disabilitarli accedi alla Cookie PolicyAccettoCookie Policy
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.
Marì
Libro da leggere e film da vedere…sarà una gioia per gli occhi! Non trovi un forte parallelismo con la nostra società di quest’ultimi anni? Tanta apparenza e poca sostanza…
Passa a trovarmi ^_^ Kiz Marì
I monili 2010
Sicuramente 😉 Un film e un libro come questo non esce fuori dopo anni così, per caso… E’ sicuramente un voler segnalare un parallelismo infelice con un’era vacua e frivola, che ci coinvolge nel presente.
I corsi e i ricorsi storici di Vico. Dovevamo ritornare a una fase di decadenza. E’ la nostra, quella attuale. Come negli anni 20 a nulla oggi si dà più importanza che a un party esclusivo o a un paio di scarpe di Manolo Blanik o un gioiello Tiffany.
Riflettiamo.
A presto !